Diritto di famiglia e dei minori

Nelle vertenze di carattere familiare l’Avvocato è chiamato a svolgere una duplice funzione: quella di consulenza ed assistenza legale e quella di supporto anche psicologico, soprattutto quando la lite non ha ad oggetto solo questioni strettamente patrimoniali ma sia in gioco il destino dei figli.

Troppe volte, difatti, assistiamo a contenziosi in cui un genitore “usa” i figli contro l’altro, dimenticandosi che, salvo ipotesi di particolare gravità, il bene della prole sarà assicurato solo se le parti sapranno continuare a dialogare nell’esclusivo interesse di quest’ultima, e quindi prescindendo dai contrasti che hanno determinato la rottura del rapporto coniugale o affettivo.

Questi contrasti spesso sono destinati a portare all’allontanamento dei figli da uno dei genitori, ed a procurare danni di natura psichica che li accompagneranno per tutta la vita.

Pertanto, il primo compito dell’Avvocato è quello di mettere i figli al centro della tutela, ricordando ai propri assistiti che una lite destinata spesso a trascinarsi per anni, oltre ad avere un costo economico, può incidere negativamente sulla qualità della vita sia propria che dei soggetti che attraverso la causa si crede di tutelare.

Inoltre, prima di demandare al Giudice la decisione di questioni attinenti o all’affido o alla domiciliazione della prole, occorre che il legale si adoperi per valutare se attraverso un’opera di mediazione sia propria che di altre figure professionali sia possibile raggiungere un accordo che eviti il contenzioso giudiziario.