I figli che succedono al padre possono chiedere la restituzione dell’immobile in cui vive l’ex compagna

Nel caso in esame la figlia, quale unica erede del padre, aveva promosso una causa nei confronti della ex convivente di quest’ultimo per ottenere la restituzione dell’immobile paterno.

Il Tribunale dava atto dell’esistenza di un rapporto di comodato a favore della ex convivente, nel quale era subentrata la figlia in qualità di comodante per effetto della successione mortis causa del padre.

Conseguentemente il Tribunale aveva riconosciuto alla figlia la facoltà di richiedere in qualsiasi momento la restituzione dell’immobile (ai sensi dell’art. 1810 c.c.), con l’unico onere di concedere un termine per il rilascio, termine che il giudice aveva ritenuto congruo in sei mesi.

La Corte d’appello ha confermato la decisione di primo grado. La vicenda è approdata dinanzi alla Corte di Cassazione, la quale, con ordinanza n. 30832 del 26 novembre 2019, a sua volta ha confermato le precedenti decisioni.

Può dunque affermarsi il seguente principio di diritto: se il/la convivente del proprio genitore detenga un immobile di proprietà dello stesso, i figli che succedono mortis causa hanno diritto a ottenere la restituzione del bene, previo preavviso.